Google+ Dolci tra le righe: aprile 2014

13 aprile 2014

Insurgent di Veronica Roth con Biscotti Gelato


Io penso che piangiamo per liberare la nostra parte animale senza perdere la nostra umanità 
Mi ero ripromessa di aspettare un po’ prima di iniziare Insurgent, aspettare almeno di vedere il primo film ma non ci sono riuscita. Appena chiuso con Divergent, non ho fatto altro che pensare al secondo romanzo della saga.
Mi tornavano in mente in continuazione Tris, Quattro, Christina, Caleb e tutti gli altri personaggi che si trovano nel libro.

Anche questo, come il precedente è narrato in prima persona da Tris, una ragazza che vive in un paese dove all'età di sedici anni ognuno è sottoposto ad un test e in base al risultato sceglie di unirsi ad una delle cinque fazioni: Abneganti, Candidi, Eruditi, Pacifici e Intrepidi. Per approfondire meglio la trama del primo libro leggete il mio post dedicato (e provate la gustosa ricetta della Torta al cioccolato bianco e fragole!)

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Ritroviamo una Tris estremamente cambiata. Nella guerra ha perso molto: la madre, il padre e altri a lei cari e non solo. La cosa peggiore, quella che la tormenta maggiormente e la fa sentire in colpa e indegna dell’affetto altrui è il fatto, che per salvarsi, ha dovuto uccidere uno dei suoi migliori amici che era sotto l’effetto di una sorta di droga inventata dagli Eruditi per controllare tutti quanti e salire al governo. Questo senso di colpa la allontanerà non solo da Christina, una delle sue migliori amiche e ragazza di Will, ma anche da Quattro.
 Non gli ho ancora detto di Will. Vorrei ma non so come fare. Solo il pensiero di pronunciare quelle parole ad alta voce mi fa sentire così pesante che potrei sprofondare.
Ma c’è poco tempo per pensare ai sentimenti quando si sta nel pieno di una guerra. Ormai le fazioni si sono sciolte e il paese è nel caos più totale.
 So benissimo come stanno le cose: sono una Divergente, quindi non sono affatto come “tanti altri”; non c’è nessun “posto sicuro” per me, e ho altro per la testa che giocare a fare gli sposini con Tobias. E a quanto sembra anche per lui è lo stesso. 
Chi non è passato dalla parte dei cattivi cerca di organizzare una sommossa ai danni degli Eruditi. Ma sono in pochi e hanno bisogno di rimpolpare le fila. Ad aiutare Tris e i suoi alleati contro Jeanine Matthews arrivano gli Esclusi che scopriamo molto organizzati e preparati. A capo di questi c’è Evelyn, la madre di Quattro data per morta.
Tris non si fida molto degli Esclusi e di Evelyn ed è scettica a fare affidamento su di loro.

Scopre in oltre che l’attacco sferrato dagli Eruditi aveva uno scopo ben preciso: fermare gli Abneganti che stavano per svelare a tutto il paese un segreto estremamente importante, e distruggere ogni documento che si riferisce a questo.
La ragazza quindi concentrerà tutte le sue forze per scoprire di cosa si tratta, andando anche contro il volere di Tobias.

Ho trovato questo libro avvincente e pieno di colpi di scena tanto quanto il primo. Vi assicuro che più di una volta resterete a bocca aperta e con le mani tra i capelli!!


È diverso dal primo in quanto è meno “fisico” e più “psicologico”, un libro, nonostante l’azione sia sempre presente, più incentrato sulla riflessione. Per molto tempo Tris deve fare i conti con i sensi di colpa, e la paura di perdere altre persone care e di non riuscire a scoprire qual è questo segreto che riguarda ciò che c’è fuori dalle mura della città.

Ho odiato immensamente Veronica Roth, la scrittrice, per quello che farà passare ai personaggi, ma non posso fare a meno di amarla per il suo modo di scrivere stupendo e avvincente e che ti lascia col fiato sospeso dalla prima all'ultima riga. Non è possibile staccarsi dalle pagine del libro, l’ho divorato davvero in poco tempo e non mi ha mai annoiata. Ho adorato ancora di più Tris, che è cresciuta molto e ha la stoffa del leader.
Mentre Quattro mi ha delusa in più di un’occasione prendendo decisioni insensate a mio avviso. Ma comunque lo amo lo stesso!!!!
Vi dico una cosa: non fidatevi degli amici e non diffidate troppo dei nemici!

Concludo dicendo: ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO, sia a chi ha adorato Divergent e soprattutto a chi non è piaciuto troppo il primo romanzo: vi ricrederete!

La ricetta: Biscotti gelato.

5 aprile 2014

Divergent di Veronica Roth con Torta al cioccolato bianco e fragole



“Non sono un’ Abnegante. Non sono un’ Intrepida. Sono una divergente. E nessuno può controllarmi” 

Ho approfittato dell’uscita del film per iniziare a leggere The Divergent Series di Veronica Roth. Avevo sentito parlare molto bene di questa serie e ho iniziato a leggere avendo molte aspettative e devo dire che i commenti che avevo letto e sentito in giro non sono stati smentiti.

Divergent è il primo libro della serie, composta da altri due libri: Insurgent e Allegiant. Comunque per ora mi sono fermata al primo libro, dato che sono indecisa se vedere prima il film tratto dal romanzo o se passare direttamente al secondo della serie. La tentazione è molta, ho fatto davvero fatica a non iniziare immediatamente Insurgent. Ma bando alle ciance!

Beatrice ha sedici anni, e come ogni altro ragazzo e ragazza della sua età è venuta l’ora per lei di scegliere in che modo passare il resto della sua vita. Perché vedete, lei vive in un mondo dove la gente è divisa in 5 fazioni: Abneganti, Candidi, Eruditi, Pacifici e Intrepidi. Ognuno nasce in una di queste fazioni ma non è detto che al momento della scelta resti li. Per aiutarli nella scelta vengono sottoposti ad un test attitudinale che rivelerà per quale fazione ognuno di loro è più portato. Beatrice fa parte degli Abneganti, gente incorruttibile votata a mettere gli altri prima di loro stessi, tanto che il governo di tutte le fazioni è formato da soli Abneganti.

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Durante il test attitudinale che dovrebbe indicare una sola fazione per individuo, Beatrice scopre di essere una Divergente, cioè una persona che ha le caratteristiche per appartenere non ad una sola fazione ma a diverse. Scopre in oltre che i divergente non appena scovati vengono uccisi immediatamente, senza naturalmente che il popolo lo sappia.
“Ogni fazione condiziona i suoi membri a pensare e agire in un certo modo. Per loro non è difficile imparare, acquisire uno schema di pensiero che funziona e attenersi a quello per sempre.. Ma le nostre menti si muovono in dieci direzioni diverse. Noi non possiamo essere confinati in un solo modo di pensare, e questo terrorizza chi detiene il comando. Significa che non possiamo essere controllati. Significa che qualunque cosa facciano, noi creeremo sempre problemi.” 
Dopo il test inconcludente e dopo essere stata messa in guardia sul fatto di restare il più nascosta possibile per non farsi scoprire Beatrice torna a casa, dove l’aspetta la decisione più importante della sua vita: continuare a far parte degli Abneganti, tra i quali non si sente a suo agio, o scegliere di vivere tra gli Intrepidi che lei ammira da sempre?
“Entro nella mia stanza e, mentre chiudo la porta, mi rendo conto che la decisione potrebbe essere semplice. ci vorrà una forte dose di altruismo per scegliere gli Abneganti, o una forte dose di coraggio per scegliere gli Intrepidi, quindi - forse – il solo scegliere gli uni invece che gli altri dimostrerà a chi appartengo.” 
La scelta non è facile e alla fine è l’istinto che ha la meglio: Beatrice entra a far parte degli Intrepidi e da quel momento in poi si farà chiamare Tris.
Se Beatrice pensava che la scelta fosse la cosa più difficile si sbaglia di grosso. L’addestramento per entrare a pieno titolo negli Intrepidi si rivela faticoso, violento e molto pericoloso, ma non solo, i posti disponibili tra le fila non basano per tutti i candidati. Se qualcuno fallirà nelle prove diventerà un Escluso, individui senza dimora condannati a non far parte di nessuna fazione e quindi di nessuna protezione.
“L’iniziazione si compone di tre moduli. Misureremo i vostri progressi e vi classificheremo in base alle vostre prestazioni in ciascuno dei tre.” 
Tra gli Intrepidi però Tris non troverà solo rivali, ma anche alleati ed amici e naturalmente anche l’amore, che la aiuteranno nei momenti peggiori. Ma una guerra è alle porte e molto presto l’instabile equilibrio tra le fazioni verrà sconvolto.


Divergent di Veronica Roth è un libro che ti appassiona, ti invoglia a non staccare gli occhi dalle pagine finché non si chiudono da soli (col rischio che, mentre sei a letto a leggere, il Kindle ti cada sulla faccia. Si, mi è successo.. più di una volta!!). Un libro scritto davvero bene in modo semplice e scorrevole, grazie anche al fatto che i capitoli non sono molto lunghi, cosa che a me aiuta molto.

Mi sono molto affezionata a Tris, che si fa piacere molto velocemente, e non solo lei ha questa capacità ma anche gli altri personaggi, tutti caratterizzati abbastanza bene si fanno amare, ed in alcuni casi anche odiare profondamente.

È il primo libro dispotico che leggo, e devo dire che sono rimasta estremamente affascinata dal genere.
Lo ammetto, un paio di lacrimuccie sono scese dai miei occhi in un paio di occasioni e da quello che ho sentito in giro non è nulla in confronto agli altri due libri, quindi è ora per me giunto il momento di armarmi di fazzoletti e collirio e di iniziare il secondo libro della serie.
Sapevo che non avrei resistito molto!!

La ricetta: torta al cioccolato bianco