Google+ Dolci tra le righe: maggio 2014

26 maggio 2014

Losing it Credevo che il cielo fosse azzurro di Cora Carmack con Torta al cioccolato


Bliss Edwards, studentessa di 22 anni, ad un passo dalla laurea è l’unica ragazza del campus ad essere ancora vergine. Con la spinta della sua migliore amica Kelsey decide di perdere la sua virtù con una storia di una notte. Quindi si prepara e va in un locale. Li incontra un ragazzo, lo porta a casa sua ma quando stanno per arrivare al dunque lei con una scusa assolutamente ridicola lo lascia li nudo nel suo letto e scappa via.

“«Fermo! I gatti! Fermo...» Cosa diavolo stavo dicendo? «Scusa, tesoro. Hai detto 'i gatti'?» «Sì, non posso farlo... adesso. Perché... ho un gatto. Sì, ho un gatto che devo... ehm, andare a prendere. Occuparmene! Devo occuparmi del mio gatto! Quindi non posso farlo.» Indicai noi due, confidando in Dio perché non gli sembrassi pazza come lo sembravo a me. Improbabile. Non ce l'ho neanche, un gatto!”   

La cosa peggiore però non è aver lasciato un ragazzo stupendo a casa sua pronto per una notte di follie ma è ritrovarselo il giorno dopo in aula nei panni del suo nuovo professore di teatro.

 “Il nuovo professore mi stava fissando, anche se tutti applaudivano e probabilmente avrebbe dovuto fare un cenno di saluto o quantomeno sorridere. Inostri occhi si incontrarono e all'improvviso fui molto felice di avere già appoggiato il caffè. Perché il nuovo professore era stato nudo nel mio letto solo otto ore prima. Garrick era il mio insegnante.” 

E si, che sfiga è!!
Comunque i due inevitabilmente iniziano a vedersi, alle lezioni ed anche fuori visto che Garrick è anche vicino di casa di Bliss. Scoprono così di provare una profonda attrazione l’uno per l’altra che però è ostacolata dal fatto che lui sia il professore della ragazza. Ma ben presto decidono che niente è più importante del loro amore!

"«Sto dicendo che mi sbagliavo». Fece un passo verso di me e la mia spossatezza scomparve, sostituita da una scarica elettrica sotto la pelle. «Sto dicendo che mi piaci. Sto dicendo che non me ne importa un accidente se sono il tuo insegnante». «Garrick è una follia» «Amo la follia»" 

E vissero per sempre felici e contenti? Mah, chissà! Dovete leggere per scoprirlo.

Pur essendo un romanzo autoconclusivo fa parte di una nuova serie dove i protagonisti hanno un legame tra loro. Quindi vedremo il romanzo di Kesley e di Cade.
Tornando a noi: il titolo non c’entra assolutamente niente. Io proprio non capisco perché devono inventarsi dei titoli del genere: “Credevo che il cielo fosse azzurro” uhm.. si, e allora?? Vabbè passiamo oltre senza dilungarci troppo sulle traduzioni italiane dei titoli dei libri e anche dei libri stessi, molto spesso c’è da stendere un velo pietoso.

Se vi aspettate la solita storia tormentata di due che si amano alla follia ma restano separati dal destino avverso tra atroci sofferenze sbagliate su tutta la linea! È una delle cose più zuccherose che ho letto, da far venire il diabete a chi non ce l’ha!!

Bliss la protagonista nonché voce narrante della storia è una ragazza molto dolce, carina che ha l’innata capacità di cacciarsi in situazioni davvero moooolto imbarazzanti.

Garrick invece è.. mmmh (sospiro di piacere!) sexy, divertente, dolcissimo e super romantico fin dall'inizio. In pratica stupendo! Quale ragazza potrebbe resistere ad un tipo così? Mi è piaciuto molto soprattutto il fatto che lui non rinunci alla sua attrazione per lei già dal primo istante. È sempre diretto e sincero sui suoi sentimenti, una vera rarità! 

La scrittura della Carmack è semplice, solare, molto scorrevole e mai volgare. Anche se la trama è un po’ scontata è una piacevole lettura che sicuramente consiglio a chi vuole passare qualche ora di relax assoluto. Non troverete tragedie, morte e malattie in questo libro ma solo amore, romanticismo e anche humor!

Il tocco da maestro è stato l’epilogo, raccontato da Garrick e di una dolcezza assurda. Quando finirete di leggere il libro scommetto che avrete gli occhi a cuoricino come è successo a me!

Carina anche l’ambientazione, cioè il teatro che fa da cornice al libro. Molto bello anche come Cora Carmack ha giocato mescolando la trama del romanzo con lo spettacolo che stanno mettendo in scena cioè la storia di Fedra che parla di un amore proibito.

Non mi resta che augurarvi buona lettura!
Preparate l’insulinaaaaaa

La ricetta: Torta al cioccolato

11 maggio 2014

Proibito di Tabitha Suzuma con Chocolate Decadence


Inizio dicendo che è davvero difficile per me parlare di Proibito di Tabitha Suzuma. Anche ora ripensandoci quasi mi vengono i lacrimoni agli occhi stile manga giapponese!! Sob!

La storia è quella di Lochan e Maya, due fratelli di 18 e 16 anni che come scopo primario hanno quello di prendersi cura dei tre fratellini più piccoli come se fossero loro i genitori dei tre ragazzi: Kit, Tiffin e Willa.

Conosciamo subito Lochan, chiuso e solitario, molto intelligente ma che non ama stare in contatto con le persone a parte Maya con cui è cresciuto e che è molto più di una sorella per lui, un’amica preziosa che lo aiuta ad andare avanti nonostante i problemi e le incertezze della vita. Divide con lei il peso della famiglia che ha sulle spalle da quando il padre si è trasferito in Australia con la nuova moglie e la loro madre sprofonda sempre più a fondo tra alcol e uscite con vari uomini e amiche. La sensibilità di Maya lo aiuta nei momenti di totale sconforto a rialzarsi e a continuare a vivere finché un giorno il loro affetto e la loro amicizia va oltre e il rapporto diventa più profondo ed intenso. Il loro amore li spaventa perché sanno che verrà visto dalla società e dal mondo come una cosa sbagliata e orribile.

“Non è vero! Come può il nostro amore essere terribile se non stiamo facendo del male a nessuno? Abbassa gli occhi per guardarmi, lo sguardo lucido nella luce fioca. — Non lo so — sussurra. — Come può una cosa tanto sbagliata renderti così felice?” 

Così loro cercano di andare avanti senza farsi travolgere dalle sensazioni fisiche e dalla passione ma ben presto si accorgono che è impossibile e il loro mondo crolla lasciando il vuoto e la desolazione dentro al cuore del lettore.
Quella di Proibito è una storia d’amore che ti coinvolge sin dalle prime pagine, che lascia il segno e che ti fa porre le stesse domande che si pongono i protagonisti: perché se non si fa male a nessuno, e se si sta così bene, questo amore non deve essere vissuto con gioia e serenità?

“Io e lui ci siamo sempre considerati sullo stesso piano. Siamo migliori amici da quando eravamo piccoli. Abbiamo condiviso per tutta la vita un legame più stretto dell'amicizia. Insieme, abbiamo allevato Kit, Tiffin e Willa. Abbiamo pianto e ci siamo consolati a vicenda. Ci siamo visti l'un l'altra nei momenti più vulnerabili. Abbiamo condiviso un peso che non è possibile spiegare al mondo esterno. Siamo stati presenti l'uno per l'altra; come amici, come compagni. Ci siamo sempre amati e ora vogliamo poterci amare anche in modo fisico.” 

E così vai avanti a leggere sperando che le cose si risolvano nel migliore dei modi ma sapendo che non ci sono dubbi sul finale di questa storia, perché in fondo in fondo lo sai come andrà a finire, e quindi continui a soffrire con i protagonisti, ad angosciarti con loro fino alle ultime pagine quando il loro amarsi così intensamente viene scoperto e tutta la storia ti è entrata dentro lasciandoti poi con il cuore sanguinante ed un groppo in gola.

 “Qualcosa dentro di me si è spezzato. Ci sono momenti, durante la giornata, in cui mi blocco all'improvviso e non ho neanche la forza di fare il respiro successivo. Resto lì immobile, davanti alla cucina, in classe … con i polmoni che mi si svuotano e non riesco a trovare l’energia per incamerare altra aria” 

Ed è così che è successo a me, devo ammettere che quelli dopo la lettura del libro sono stati giorni un po’ difficili. Proibito ti lascia davvero del filo spinato intorno al cuore, ma è un libro così bello, e scritto così bene che lo consiglio ogni volta che posso perché deve essere letto. Naturalmente avverto prima la persona di preparare pacchi e pacchi di fazzoletti e collutorio per gli occhi!!!!

Devo ammettere che non credevo che il libro finisse così, cioè si, sapevo che il finale sarebbe stato amaro, ma avrei preferito finisse in modo diverso, non dico con un lieto fine ma non in quel modo (è un po’ difficile spiegarsi senza spoilerare troppo!!!).

Quello che è certo invece è che dopo un libro del genere ci vuole un dolce super cioccolatoso che ti aiuti a consolarti, ed è per questo che ho scelto il Chocolate Decadence perché è un paradiso per il palato. Gnam!!!

La ricetta: Chocolate Decadence

2 maggio 2014

Allegiant di Veronica Roth con Muffin alle Banane con copertura di Cioccolato e Cocco


Ci sono tante forme di coraggio in questo mondo. A volte essere coraggiosi significa dare la vita per qualcosa di più grande di te, o per un’altra persona. A volte significa rinunciare a tutto quello che conosci, a tutte le persone che ami, per un bene più grande. Ma questa volta non è così. A volte non si tratta che di sopportare il dolore a denti stretti e sforzarsi, giorno dopo giorno, di costruire un lento cammino verso una vita migliore. 

Lacrime, lacrime ed ancora lacrime. Preparate i fazzoletti gente!!

Alla fine di Insurgent abbiamo lasciato la nostra Tris in mezzo al caos dopo la vista del video rivelatore. In Allegiant la ritroviamo in cella, nel quartier generale degli Eruditi dopo che ha tentato di fermare la rivolta di Evelyn e di scoprire qual era il grande segreto custodito dai capi fazioni su ciò che c’è fuori le mura della città. Dai documenti che la ragazza riesce a divulgare, con l’aiuto di Tobias, si viene a sapere che tutto il sistema a fazione e quindi tutti gli abitanti dei quartieri sono frutto di un esperimento con lo scopo di formare gente con geni puri, cioè i Divergenti, che possano aiutare a costruire un mondo migliore.
La rabbia e il dolore sono tanti e Tris, alla prima occasione coglie l’opportunità di lasciare la sua città, che scopriamo è Chicago, e scappare oltre le mura per costruirsi una vita più felice e serena lontano dai ricordi di tutto ciò che ha dovuto patire.
Ma quello che scopre non è molto incoraggiante.

>>LEGGI TUTTE LE DOLCI RICETTE DEDICATE ALLA SAGA!<<


All’inizio, le cose sembrano andare bene. Appena oltrepassate le mura Tris, Tobias, Caleb, Cara, Peter, Uriah e Christina vengono scortati nell’avamposto di un’organizzazione, che scoprono essere quella a capo dell’esperimento della loro città. Tutto è nuovo e sbalorditivo. I ragazzi sono affascinati dal mondo esterno e dalle novità. Ma ben presto le cose iniziano a peggiorare. Scoprono infatti che la città dove abitavano non è l’unico esperimento che gli scienziati stanno facendo, ma la cosa peggiore è che loro possono vedere e sentire ogni cosa che accade nelle fazioni e che è proprio colpa degli scienziati se c’è stata la rivolta e se è stato somministrato il siero della simulazione a tutti gli Intrepidi. Tris e gli altri sono esterrefatti, non riescono a spiegarsi perché il governo non ha fatto nulla per evitare tutte quelle morti.
E come possono i ragazzi, che sono abituati a reagire alle ingiustizie, e restare a guardare senza fare nulla per cercare di cambiare le cose?
Ma come sappiamo ogni gesto, azione e pensiero ha una conseguenza. Ci sarà dolore, sacrificio e lacrime ad accompagnarli in questa che sperano sia l’ultima rivolta prima di avere un mondo migliore e liberare tutte le persone dall'oppressione e dai pregiudizi.
L’ho sempre saputo, fin da quando ero bambino: la vita ci ferisce, tutti quanti. E non c’è modo di sottrarsi ai colpi. Ma ora sto imparando un’altra cosa: possiamo guarire, se ci curiamo a vicenda. 

No no, vi sbagliate, non sono lacrime quelle che vedete. Per citare Elio e le storie tese: mi è entrata una bruschetta nell'occhio!!



Sapevo che non sarebbe stato semplice leggere questa serie e in particolare quest’ultimo libro. Sapevo che avrei pianto, ho letto molti commenti prima di iniziare il romanzo ma niente mi avrebbe preparato a quello che ho provato leggendo Allegiant. Ed è molto difficile anche scrivere qualcosa ora, senza spoilerare troppo.

Questo libro ti lascia un vuoto dentro. Le ultime pagine sono una pugnalata dietro l’altra. E ancora ora se ci ripenso mi vengono i lucciconi!!!
Come sempre è scritto molto bene, anche se ho trovato le prime pagine un po’ noiosette. Tutta la spiegazione sul governo, gli aerei, la storia per noi non significano niente ma per i personaggi è molto importante naturalmente.

Questa volta a narrare non è solo la voce di Tris, ma leggiamo anche i pensieri di Tobias, ed è davvero interessante entrare finalmente nella testa del nostro amato Quattro. Scopriamo le sue insicurezze più profonde e i suoi pensieri reconditi. Come al solito non sempre mi sono piaciute le sue azioni ma, il fatto di non essere perfetto lo ha reso più “umano” e questo mi piace. I gesti e i pensieri di Tris sono lineari e coerenti al suo personaggio fino alla fine. È cresciuta, maturata ma non molto cambiata nel capire le situazioni e nel cercare di difendere il prossimo e soprattutto chi ama, ad ogni costo.

Preparatevi a ricevere un pugno nello stomaco leggendo gli ultimi capitoli del libro e soprattutto: SIATE CORAGGIOSI!

Odio Veronica Roth per quello che ha scritto. 
Amo Veronica Roth per come scrive. 

La ricetta: Muffin alle Banane con copertura di Cioccolato e Cocco