Questione di cuore di Carmen Bruni con Profiteroles al limone


“Forse ero bellissima sul serio. Ma perché non mi ero mai soffermata su quella constatazione? Spostai il perso da un piede all'altro, arricciando le labbra lucide. Probabilmente non mi importava di essere bella se l’unico uomo a cui volevo piacere non mi degnava di uno sguardo. Ed era giusto? Era giusto annullarsi per amore?” 

 Salve a tutti. Oggi parliamo di un libro molto carino: Questione di cuore di Carmen Bruni. Un libro auto pubblicato che fa parte di una serie: Rainbow Of Love.

 I protagonisti di questo romanzo sono Giorgia e Alessandro. Lei ventitreenne innamorata da ben dieci anni del migliore amico del fratello che la guarda ma non la vede e la tratta come se fosse la sua sorellina.

  “Chiunque leggerà la mia storia mi darà della fuori di testa. È inammissibile sopportare dieci lunghi anni di agonia senza provare a trovare un modo per alleggerire il dolore. Qualsiasi cosa sarebbe andata bene, me ne rendo conto. Ma io ero masochista e fondamentalmente una vigliacca, paurosa e oppressa da mille trip mentali.” 

 Possiamo fargliene una colpa? Io credo di no. Quante volte vi è capitato di guardare da lontano una ragazza o un ragazzo carino e non avete avuto il coraggio di farvi avanti? Per non parlare del fatto che Alessandro e Giorgia sono cresciuti insieme e lei ha davvero timore di come Ale possa prendere la confessione. Aveva paura di “mandare in fumo decenni di amicizia per una cosa incerta..”.
 Tranquilla Giorgia, ti capiamo!!!

 Ma le cose naturalmente ben presto cambiano. Giorgia si prende una febbre da cavallo e ad assisterla c’è Alessandro e nel delirio Jo si lascia sfuggire che è innamorata di lui e lo bacia.

“Nessuna mi aveva mai baciato come lei. Lentamente, con accortezza, assaporando istante dopo istante come se fossero gocce rare di acqua miracolosa. Nessuna mi aveva accarezzato il viso come se fossi una cosa fragile. Respirato come aria rarefatta. Mi ero perso. Ritrovato e riperso.” 

 Naturalmente una volta guarita Giorgia non ricorda nulla ma finalmente Alessandro è diventato consapevole di chi si trova davanti: non più della bambina che lo rincorreva in pannolino, o dell’adolescente brufolosa, ma una donna adulta e molto attraente.
 Da quel momento infatti l’atteggiamento di Ale cambia. Diventa più tenero e romantico con Giorgia, anche se non si spinge mai troppo oltre.

“Mi dovevo calmare o avrei perso il controllo e avevo promesso a me stesso che non l’avrei fatto finché non fossi stato sicuro di non assecondare solo un impulso fisico. Non me lo potevo permettere. Lei era la mia piccola Jo. Ed era innamorata di me.” 

 Ma le cose naturalmente non saranno semplici. Di mezzo si metteranno un fratello geloso, le ex di Alessandro, e un ammiratore segreto che manda messaggi strani a Giorgia.
 Si risolverà tutto per il meglio? O Giorgia si renderà conto che dieci anni di sofferenze sono abbastanza e che deve finalmente andare avanti e dimenticare Alessandro?
 Non vi resta che scoprirlo leggendo il libro. Ne varrà sicuramente la pena.

 Devo dire che ho adorato questo romanzo. E devo assolutamente ringraziare Alessandra che mi da sempre ottimi consigli!
 Per essere un auto pubblicato è davvero ben scritto, capita spesso che leggendo questi libri si noti la mancanza delle correzioni da parte di editor ecc, invece in Questione di cuore si nota solo la bravura della scrittrice.

 Il romanzo è scritto quasi interamente dal punto di vista di Giorgia, con solo qualche piccolo capitolo qui e là dove è Alessandro a raccontare. E questa è una cosa che ho adorato. Poi che possiamo dire del protagonista maschile?!

“I riccioli biondi gli incorniciavano il viso in modo ridicolmente perfetto, la curva della mascella ben delineata e ricoperta da ispida peluria color miele. La bocca era una fragola rossa e succulenta per cui avrei fatto qualsiasi cosa pur di poterne avere un solo assaggio, anche se questo prevedeva il sonno eterno al pari di Biancaneve con la mela.”  

Wow!!! Non amo i biondi ma per lui farò un’eccezione!!!

 Ma a parte Ale e Jo conosciamo altri personaggi come il fratello della ragazza Carlo, ed Annabelle la coinquilina, per non parlare del gruppo di amici di Alessandro e di quello delle amiche di Giorgia. Insomma il libro è pieno di persone interessanti che credo ritroveremo nei libri che seguiranno.

 Il romanzo si leggere in poco tempo, grazie alla scrittura semplice, fresca e scorrevole. Basteranno poche ore per innamorarvi del libro, grazie anche ai personaggi che sono veri, autentici e ci si rispecchia in loro con estrema facilità.

 Non vedo l’ora di poter leggere il seguito con la speranza di avere per protagonisti Carlo ed Annabelle. Non mi resta che augurarvi buona lettura. Baci baci!!


La ricetta: Profiteroles al limone


“Questi profiteroles hanno l'aria squisita>, dissi osservando il cioccolato e la panna che li ricoprivano.” 

La ricetta per fare i bignè l’ho già postata tempo fa, la trovate qui: Ricetta bignè

Ora non ci resta che pensare al ripieno e alla copertura! 

Come sapete il profiterole tradizionale è fatto con bignè ripieni di crema chantilly e ricoperti di cioccolato. Ma naturalmente noi possiamo comporre il dolce a nostro piacimento variando il ripieno e la copertura. 

 Quello che voglio proporvi oggi è una farcia al limone, che ho preso tra le ricette di Salvatore De Riso.  
Per la copertura invece un classico: crema e panna. 

 Vi do la ricetta della crema che mi ha insegnato a fare mia nonna, molto semplice da fare e veloce, non occorre pesare nulla!!!  

 Gli ingredienti 

• Bignè 
• Panna da montare, 200 ml 
• Limoncello, q.b. 

• Cioccolato bianco, q.b. 

 Per la farcia al limone: 
• Tuorli d’uovo, 100 g (circa 5 tuorli) 
• Zucchero semolato, 100 g 
• Succo di limone, 100 g 
• Burro, 100 g 

Per la crema: 
• Uova, 4 
• Zucchero semolato, 8 cucchiai 
• Farina, 8 cucchiai 
• Latte, 1 l 
• Buccia di mezzo limone 



 Per prima cosa prepariamo la crema al limone sbattendo con una frusta i tuorli dell’uovo e lo zucchero. Unire poi il succo di limone. Mettete il tutto in un pentolino, ponetelo sul fuoco bassissimo e mescolate continuamente. La crema non deve superare gli 80° altrimenti rischia di impazzire. Se non avete un termometro per misurare la temperatura potete regolarvi stando molto attenti a far sfiorare appena il bollore alla crema. Al primo accenno togliete subito il tegame dal fuoco ed immergetelo in acqua fredda con del ghiaccio (in modo che la cottura si blocchi). Aggiungete poi il burro e mescolate bene finchè non sarà sciolto. Coprite la crema con la pellicola e mettetela a raffreddare. 

 Ora prepariamo la crema pasticcera. 
 Questa, come ho spiegato prima non è la ricetta “tradizionale”. Mia nonna fa la crema in questo modo, forse per velocizzare il tutto o per non perdere tempo a pesare; anche il fatto che usa non solo i tuorli dell’uomo ma anche l’albume forse è dovuto al fatto che secondo lei non va sprecato nulla! Non so. Fatto sta che molto spesso uso questa ricetta per fare la crema. 

 In un pentolino mettete a bollire il latte con la buccia di mezzo limone (mi raccomando quando togliete la buccia al limone dovete stare bene attenti a prelevare solo la parte gialla perché la parte bianca è molto amara). Nel frattempo sbattete le uova con lo zucchero e la farina. Quando il latte bolle toglietelo dal fuoco, prelevate la buccia del limone e aggiungete le uova sbattute mescolando bene. Una volta incorporato il tutto, ponete di nuovo il tegame sul fuoco e portate a bollore. A questo punto mettete la crema a raffreddare. Il modo più veloce ed efficace è mettere la crema su una pirofila di vetro larga e bassa e ricoprire tutto con la pellicola trasparente a contatto con la crema. 

 Mentre la crema raffredda montate la panna. 
 Prendete i bignè che avrete precedentemente preparato e bucateli alla base. Munitevi di una sacca da pasticcere con bocchetta liscia. 

 Quando la crema si sarà freddata mescolatene metà con la crema al limone e l’altra metà alla panna. 

 A questo punto aggiungete alla crema al limone il limoncello e mescolate bene finchè non si sarà ben amalgamato. La quantità di limoncello va a piacere. Uno o due cucchiai dovrebbe essere sufficiente ma il modo più sicuro di azzeccare la dose è assaggiare la crema. 
 Dovete fare questo sforzo enorme!!!! 

Ora mettete la crema al limone nella sacca da pasticcere e riempite per bene i bignè. Con le dosi della crema riuscirete a farcire circa 30/40 bignè. Dipende tutto dalla grandezza del bignè stesso. 
 Una volta farciti tutti i bignè inzuppateli uno alla volta dentro al composto di crema e panna montata. Una volta ricoperti per bene di crema, aiutandovi con una forchetta, poneteli su di un piatto o un vassoio da portata. 

 Alla fine grattate il cioccolato sopra al dolce. Dopo di che mettetelo in frigorifero per almeno 3 ore. Naturalmente potete anche congelarlo e toglierlo dal congelatore qualche ora prima di servirlo.

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