Omicidio sul lago di fuoco di Mikel J. Wilson con Banana pudding



Emory Romeè un agente del Tennessee Bureau of Investigation, detto anche TBI. Nonostante la sua giovane età ha già raggiunto diversi traguardi nel suo lavoro, come l'indagine che ha portato all'arresto del più importante spacciatore del sud-est.
C'era da aspettarselo comunque, visto che dedica ad esso tutto il suo tempo.

Una delle frasi preferite del suo professore era diventata il mantra della sua vita: Concentrati su ciò che vuoi o vivrai una vita offuscata dall'indecisione. Così aveva preso la decisione di sacrificare la sua vita personale in favore di una carriera che amava persino di più. Era una scelta di cui non si era mai pentito, tranne nei momenti di debolezza: momenti che con l’insonnia arrivavano sempre più spesso.

Ma è tempo di andare avanti, e impegnarsi per chiudere un'altro caso.

Lui e il suo partner Wayne Buckwald, vengono convocati nell'ufficio del capo della divisione del TBI Eve Bachman, una donna rigida e intransigente, che gli espone i dettagli del nuovo caso. A quanto pare Emory è stato espressamente richiesto per un'indagine di omicidio avvenuto a Barter Ridge, una piccola città di montagna ad un paio di ore di macchina.

Il corpo di Britt Algarotti, una giovane promessa del pattinaggio sul ghiaccio, è stato ritrovato sul lago vicino a casa sua, completamente bruciato.
Emory non può certo rifiutarsi di svolgere il suo lavoro anche se odia Barter Ridge, specialmente per i ricordi che riporta a galla. Infatti quella è la città natale del giovane, da cui è fuggito appena ha potuto.

 «Ho dei bruttissimi ricordi legati a questa città.»                                         Lo sceriffo gli mise una mano sulla spalla. «Lo so.»                                         «Quando sono qui… riesco a pensare soltanto a tutto quello che è successo. Nonna. I boschi. Mio padre. Otto anni fa mi hai salvato la vita. Poi mi hai portato a casa tua.»

Quello che vuole è risolvere il caso in fretta e tornare alla sua vita, ma quando scopre che il padre della vittima ha assunto un investigatore privato va su tutte le furie.

Emory aveva imparato a disprezzare gli investigatori privati. Da quando era diventato un agente speciale, avendo a che fare con loro aveva capito che spesso confondevano le acque a tal punto che non si vedeva la verità sul fondo fino al momento in cui non si dissipavano gli effetti dell’interferenza. Con rare eccezioni, tuttavia, aveva sempre mantenuto la calma con loro – o con chiunque altro – indipendentemente da quanto non gli piacesse l’interlocutore o da quanto fosse combattivo. In quel momento, però – probabilmente a causa delle precedenti provocazioni di Jeff Woodard o della sua onnipresente spavalderia – Emory aveva una gran voglia di dargli una cinghiata in bocca.

Jeff ha un passato di dubbia moralità. Quando ha iniziato a fare l'investigatore ha accettato tutti i casi che poteva, anche quelli al limite della legalità. Ora sta cercando di rigare dritto, ma per farlo ha bisogno della ricompensa di centomila dollari che Mr Algarotti ha offerto a chi prenderà l'assassino della figlia.
Propone ad Emory un'alleanza, una collaborazione che li aiuti a catturare l'assassino. All'investigatore privato andrà la ricompensa, mentre Emory potrà prendersi il merito per la risoluzione del caso.

Sembra equo. Ma Emory non ha fatto i conti con l'attrazione che prova per l'investigatore, cosa che potrebbe precludere il suo lavoro.

«Mi intrighi, Emory Rome.»                                                                                         «Io?» Emory si sentì arrossire. «Perché?»                                                                           «Dentro hai qualcosa che il tuo comportamento compunto e i tuoi completi grigi e opachi non riusciranno a reprimere per sempre.»

Omicidio sul lago di fuoco è senza alcun dubbio uno dei migliori mystery che ho letto da molto tempo a questa parte. L'ho letteralmente divorato!

Uscito il 1 febbraio per la Dunwich Edizioni è il primo della serie Mourning Dove Mysteries che a quanto pare si occupa di casi appunto misteriosi. Niente omicidi con pistole e coltelli si leggeranno tra le pagine dei libri di questa serie!

E' la prima volta che leggo che leggo qualcosa di questo autore e non vedo l'ora di avere tra le mani Death opens window, ancora inedito in Italia.

Sono rimasta davvero soddisfatta dalla lettura di questo che è principalmente un giallo, con qualche spruzzatina romantica che non guasta mai. La storia d'amore è soltanto accennata però.
Tutto è concentrato sull'omicidio della povera ragazza, avvenuto davvero in modo stranissimo che porterà alla scoperta di intrighi e cospirazioni all'interno dell'azienda di famiglia, e della famiglia stessa.

E mentre i crimini si susseguono, Emory è costretto a fare i conti con il suo alter ego lavorativo, Jeff, che è decisamente più libertino e meno ligio alle regole, cosa che destabilizza non poco l'agente.
In oltre a quanto pare, il coinvolgimento dell'investigatore privato è maggiore rispetto a quello che si pensava all'inizio.

Bello, intrigante e coinvolgente. Non vedo l'ora di leggere il secondo volume, non solo per via del finale inaspettato di Omicidio sul lago, ma anche per sapere qualcosa di più sui due protagonisti. C'è molto ancora da scoprire su entrambi, dato che in questo libro ci viene solo accennato qualcosa sulla loro vita. E' tutto ammantato di mistero, anche le vite di Emory e Jeff. Per non parlare della figura con il passamontagna bianco con la cucitura rossa al posto della bocca. Brividi!!!

Un elogio speciale va alla casa di Jeff, con le sue stanze nascoste e le librerie movibili.
Adoro!



Vi ricordo che questo è un romanzo lgbtq e quindi all'interno troverete scene di amore tra persone dello stesso sesso.




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La ricetta: Banana pudding

La cena a base di portate mirate all'ostruzione delle arterie terminò con il miglior budino alla banana di tutto il Tennessee orientale.

Il banana pudding è tipico degli stati uniti del sud. E' un dolce formato da strati di biscotti, banane e una crema al budino profumato alla vaniglia. Una bomba di calorie insomma!!
Ma vediamo come farlo.





Gli ingredienti:

  • Formaggio spalmabile tipo Philadelphia, 220 g
  • Banane, 5
  • Latte condensato, 400 g
  • Latte, 500 ml
  • Budino alla vaniglia istantaneo, 4 porzioni
  • Estratto di vaniglia, 1 cucchiaino
  • Biscotti Digestive
  • Panna montata già zuccherata, 500 ml

Per prima cosa preparate il budino. Io ho usato quello Cameo alla vaniglia già zuccherato. Da fare è molto semplice, basta mescolare il latte con la polvere di una busta (sono 4 porzioni) e farlo bollire per 3 minuti. Mettetelo da parte ad intiepidire.

In una ciotola lavorate con una frusta elettrica il formaggio spalmabile. Una volta ammorbidito aggiungete il latte condensato, la vaniglia e il budino, continuando a mescolare. A parte montate la panna. e aggiungetene metà all'impasto. Tagliate le banane a fettine.

Formate il dolce facendo strati di biscotti, banane e composto al formaggio, spalmando in fine la superficie con la panna montata rimanente.

Potete infine decorarlo con pezzetti di banane.

Prima di servirlo, mettete il dolce in frigo per almeno 6 ore. Consiglio comunque di farlo il giorno prima in modo che si fermi bene.

Io ho preferito fare il dolce di un solo strato, usando circa 15 biscotti. Con queste dosi sono riuscita a fare due teglie, una da 24x16 cm, l'altra 15x15 cm.

Il banana pudding è davvero un dolce delicato e unico.

Pace ✌





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