Anteprima: Gli incurabili romantici di Odile D’Oultremont




Nei dintorni di Louise, Adrien si sentiva popoloso, formicolante, ricolmo di se stesso, ed è inutile dire che gli piaceva.

 Oggi vi parlo di Odile D'Oultremont, un'autrice Belga, nonché sceneggiatrice, che ha scritto un romanzo d'esordio davvero intrigante: Gli incurabili romantici, un libro commovente e pieno d'amore, in uscita per la Salani Editore, il 30 maggio 2019.

IL LIBRO

La vita di Adrien e Louise è sorretta da un incantevole caos. Meticoloso e riservato, lui va in ufficio per garantire la loro quotidianità. Operaia qualificata dell’immaginario, lei smonta la realtà per illuminarla. Il perfetto equilibrio di coppia viene però sconvolto il giorno in cui l’agenda strategica da rigoroso impiegato di Adrien coincide con la scoperta del tumore ai polmoni di sua moglie. Mentre i medici pianificano un protocollo che Louise si diverte a reinterpretare in tutti i sensi, l’impiegato modello viene esiliato in fondo a un corridoio da una ristrutturazione aziendale. Incredulo, spiazzato, Adrien decide per la prima volta di disubbidire al sistema. Non si presenterà più in ufficio per dedicare ogni parte di sé a Louise che giorno dopo giorno perde quota. Ma si può veramente sparire senza avvertire, senza preavviso? E, per quanto poetica, la fuga può ingannare la malinconia, la malattia e, infine, la morte? Un inno alla vita, un romanzo delicato e profondo che non nasconde la durezza della malattia, la sua ingiustizia, ma la racconta con un’inedita, magistrale miscela di leggerezza e fantasia.

 Già dalle prime pagine, il libro ti coinvolge e ti attira. Mentre leggevo quelle parole riuscivo a visualizzare i pensieri di Adrien farsi realtà. Le righe piene di lettere quasi diventavano immagini.   Riuscivo a vedere il giudice del tribunale avvizzito, che riprendeva vita grazie ad un annaffiatoio gigante che faceva cadere su di lui quell'acqua che lo avrebbe rinvigorito come una pianta, o i disegni stravaganti dei piatti sulle pareti della cucina della casa di Louise.

 La scrittura è fluida e avvincente. Lo stile è davvero molto particolare.
 I due protagonisti si fanno amare fin dalle prime righe. Due persone agli opposti che restano tali fino alla fine, ma che si completano e anzi, formano un uno fuori dagli schemi.

 «Perché ti amo? Così… E se non vedi in questa risposta l’immensità del mio amore indistruttibile per te, non posso fare niente per lei».

 L'entrata improvvisa di Louise nella vita di Adrien porta all'uomo una ventata di aria fresca, amplifica la tavolozza di colori monotoni, che erano la sua vita fino a quel momento, e aggiunge tinte sgargianti e luminose ai grigi e marroni presenti.

Standole dietro, proseguendo incerto in quel corridoio per andare in cucina, Adrien sentì una vocina alitargli all'orecchio: Vita, sii la benvenuta!

 Sappiamo fin da subito come andrà a finire la storia, ma questo non toglie nulla al libro. E' un'avventura, un'ode alla vita e alla gioia nonostante le brutture che siamo costretti a sopportare tutti i giorni.

Ma anche se le mancava l’ossigeno, Louise si sforzava di sorridere. Pensava che la malattia non avesse letteralmente alcun senso, ne accettava le cause fisiologiche però rifiutava l’esistenza stessa di un motivo, e per non dare alla propria morte, che sapeva prossima, i tratti di una sconfitta, aveva deciso di ridere di tutto, soprattutto di quello. Sosteneva che le molecole dei medicinali penetravano meglio nelle cellule contente, che l’umorismo e la leggerezza erano un terreno favorevole alle reazioni chimiche sperate, che l’azione delle cure era decuplicata dai fremiti di un corpo che ride.

L’AUTRICE

Odile 1

Odile d’Oultremont è nata nel 1974 a Bruxelles. Dopo la laurea in Storia ha lavorato come sceneggiatrice d film e serie tv. Nel 2018 ha esordito come scrittrice con il romanzo Gli incurabili romantici, vincitore del premio Closerie des Lilas.
Pace ✌

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