Verity di Colleen Hoover

Salve a tutti. Oggi vi parleremo di un libro che vale davvero la pena di essere letto.



Lowen Ashleigh è una scrittrice che rischia di essere sfrattata, rimasta senza lavoro e senza soldi, quando un’opportunità incredibile le si presenta. Jeremy, marito della scrittrice di bestsellers Verity Crawford, le propone di scrivere i romanzi per concludere la serie thriller di successo che sua moglie aveva iniziato prima dell'incidente che adesso le impedisce di continuare la sua carriera.
 Lowen decide di accettare la proposta. La sua vita cambierà radicalmente quando, cercando nell'ufficio di Verity, tra gli appunti della serie, scopre un terribile segreto.

 “There is no light where we’re going. This is your final warning. Darkness ahead.”  
(Non c’è luce dove siamo diretti. Questo è l’ultimo avvertimento. Davanti, solo tenebre) 

 Colleen Hoover è una scrittrice di young adult romance. Anni fa, avevo letto "L’incastro (im)perfetto" e "Tutto ciò che sappiamo dell’amore", forse anche altro ma questi solo quelli che mi vengono in mente ora. Se devo essere sincera, non ricordo nulla del primo. Del secondo, invece, ricordo poco della trama (lo so, ho una memoria quasi al livello di Dory), ma non dimenticherò mai quanto mi abbia fatto piangere, un libro davvero struggente.

 Verity è il primo libro thriller della Hoover e spero davvero che non sia l’ultimo. La storia d'amore è presente, però tranquilli, non è niente di melenso perchè la suspense è sempre dietro l’angolo!

“My mother used to say that houses have a soul, and if that is true, the soul of Verity Crawford’s house is as dark as they come.”
 (Mia madre era solita dire che le case hanno un’anima, e se questo è vero, non c’è casa più oscura di quella di Verity Crawford) 

 È scritto bene, e la suspense è talmente alta che a volte mi chiedevo se non dovessi prendere un calmante.
 Quello che mi è piaciuto in assoluto è l’uso della “mise en abyme”, una parola francese per definire la tecnica letteraria (ma non solo) del libro nel libro. Ed è una tecnica che Colleen ha usato davvero per bene, perché lo stile del libro secondario è diverso dal libro principale, per far credere al lettore che quel libro nel libro sia davvero stato scritto da un personaggio del libro. Un po’ confusionario vero?! E un po’ come una inception letteraria.

 “No one is likable from the inside out.” 
(Nessuno è piacevole dentro e fuori) 

 In quanto ai personaggi, nessuno di loro è perfetto.

 L’autrice dimostra come le esperienze negative della vita e il dolore, possano trasformare qualcuno, cambiarlo a tal punto da fargli compiere atti indicibili, cose che nessuno di loro avrebbe mai fatto prima.

 “Some families are lucky enough to never experience a single tragedy. But then there are those families that seem to have tragedies waiting on the back burner. What can go wrong, goes wrong. And then gets worse”  
(Alcune famiglie hanno la fortuna di non aver mai vissuto una sola tragedia. Ma poi ci sono quelle famiglie che sembrano che le tragedie li aspettino al varco. Ciò che può andare storto, va storto. E poi va pure peggio.) 

 Per farvi capire quanto ho amato questo romanzo, vi dirò che l’ho finito in meno di 48 ore. E non finivo un libro cosi in fretta da anni!

 Altro punto positivo è che è uno standalone, cioè non fa parte di una serie e non dovrete aspettare anni per leggere il seguito.

 Che dire: trama, stile, emozioni, questo romanzo ha tutto per piacere.
 Unica pecca, per il momento è inedito in Italia, si trova solo in lingua inglese… Ma sono sicura che verrà presto tradotto in italiano!

 Roberta

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