Il re degli stracci di Stefano Vicario

 

Il re degli stracci
La prima indagine di un invisibile
Di Stefano Vicario
Edito da La nave di Teseo


 Mi è capitato di trovarmi davanti questo libro. Il titolo mi intrigava e una volta letta la trama, mi sono detta che doveva essere mio.

 Il re degli stracci di Stefano Vicario ci parla di una Roma diversa, quella nascosta agli occhi di tutti, quella che la gente non vede perché non vuole vedere. 

 La storia di un uomo distrutto dal dolore e dalla colpa, che si punisce lasciando la sua vita agiata, e tuffandosi nei meandri della capitale italiana senza più nulla: famiglia, amici, soldi o vestiti. 

 L'avvocato Andrea Massimi era un privilegiato, finché una notte, mentre era con l'ennesima amante occasionale, perde moglie e figlia, uccise brutalmente in casa sua a seguito di una rapina compiuta da uomini dell'est, fuggiti immediatamente dopo dal paese. 

 La disperazione lo porta a scappare da tutto e anche da se stesso. 

 Diventa un barbone e si mescola ad altri "invisibili" che come lui, non hanno più nulla da perdere. I ladri quella notte non hanno portato via solo la vita della sua famiglia, ma anche la sua dignità. 

 Passano gli anni e Andrea è ancora intrappolato nel suo mondo tormentato, fino a quando nota qualcosa: il braccialetto che lui aveva fatto fare appositamente per la moglie è sul polso di una prostituta. Come? 

 L'ex avvocato decide così di indagare per fare giustizia. 

 Incontrerà gente buona e cattiva. Qualcuno lo aiuterà, altri lo tradiranno. Molti non si fideranno di lui, tra cui la polizia, perché la parola di un barbone vale meno di zero. 

 Cos'è successo davvero quella notte? Cosa c'entra lo studio di avvocati di cui era socio con il fratello? Tutto verrà a galla, ma non sarà facile perché il dolore così come i ricordi di una vita passata, sono sempre dietro l'angolo. 



 Il libro mi è piaciuto, è molto scorrevole e scritto bene. Sembra quasi di poter vedere le immagini scorrere mentre si legge, ogni scena letta, ti si palesa come se avessi uno schermo davanti. 

 Mi è piaciuta l'ambientazione diversa dal solito. Lo scrittore ci parla di un mondo che in genere resta nascosto. Una parte di Roma che raramente viene esplorata, affascinante e inquietante al tempo stesso. 
I personaggi sono ben caratterizzati, e come per le ambientazioni, la descrizione di ogniuno di loro è coinvolgente e intrigante. 

 Nonostante questo, l'ho trovato un po' troppo prevedibile. Fin dall'inizio si intuisce chi è il colpevole, e già prima della fine si può capire perfettamente come sono andate le cose. Il vero mistero è come il protagonista reagirà a cioè che scoprirà andando avanti con la sua indagine, cosa che è comunque stata interessante leggere.


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