Insurgent di Veronica Roth con Biscotti Gelato


Io penso che piangiamo per liberare la nostra parte animale senza perdere la nostra umanità 
Mi ero ripromessa di aspettare un po’ prima di iniziare Insurgent, aspettare almeno di vedere il primo film ma non ci sono riuscita. Appena chiuso con Divergent, non ho fatto altro che pensare al secondo romanzo della saga.
Mi tornavano in mente in continuazione Tris, Quattro, Christina, Caleb e tutti gli altri personaggi che si trovano nel libro.

Anche questo, come il precedente è narrato in prima persona da Tris, una ragazza che vive in un paese dove all'età di sedici anni ognuno è sottoposto ad un test e in base al risultato sceglie di unirsi ad una delle cinque fazioni: Abneganti, Candidi, Eruditi, Pacifici e Intrepidi. Per approfondire meglio la trama del primo libro leggete il mio post dedicato (e provate la gustosa ricetta della Torta al cioccolato bianco e fragole!)

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Ritroviamo una Tris estremamente cambiata. Nella guerra ha perso molto: la madre, il padre e altri a lei cari e non solo. La cosa peggiore, quella che la tormenta maggiormente e la fa sentire in colpa e indegna dell’affetto altrui è il fatto, che per salvarsi, ha dovuto uccidere uno dei suoi migliori amici che era sotto l’effetto di una sorta di droga inventata dagli Eruditi per controllare tutti quanti e salire al governo. Questo senso di colpa la allontanerà non solo da Christina, una delle sue migliori amiche e ragazza di Will, ma anche da Quattro.
 Non gli ho ancora detto di Will. Vorrei ma non so come fare. Solo il pensiero di pronunciare quelle parole ad alta voce mi fa sentire così pesante che potrei sprofondare.
Ma c’è poco tempo per pensare ai sentimenti quando si sta nel pieno di una guerra. Ormai le fazioni si sono sciolte e il paese è nel caos più totale.
 So benissimo come stanno le cose: sono una Divergente, quindi non sono affatto come “tanti altri”; non c’è nessun “posto sicuro” per me, e ho altro per la testa che giocare a fare gli sposini con Tobias. E a quanto sembra anche per lui è lo stesso. 
Chi non è passato dalla parte dei cattivi cerca di organizzare una sommossa ai danni degli Eruditi. Ma sono in pochi e hanno bisogno di rimpolpare le fila. Ad aiutare Tris e i suoi alleati contro Jeanine Matthews arrivano gli Esclusi che scopriamo molto organizzati e preparati. A capo di questi c’è Evelyn, la madre di Quattro data per morta.
Tris non si fida molto degli Esclusi e di Evelyn ed è scettica a fare affidamento su di loro.

Scopre in oltre che l’attacco sferrato dagli Eruditi aveva uno scopo ben preciso: fermare gli Abneganti che stavano per svelare a tutto il paese un segreto estremamente importante, e distruggere ogni documento che si riferisce a questo.
La ragazza quindi concentrerà tutte le sue forze per scoprire di cosa si tratta, andando anche contro il volere di Tobias.

Ho trovato questo libro avvincente e pieno di colpi di scena tanto quanto il primo. Vi assicuro che più di una volta resterete a bocca aperta e con le mani tra i capelli!!


È diverso dal primo in quanto è meno “fisico” e più “psicologico”, un libro, nonostante l’azione sia sempre presente, più incentrato sulla riflessione. Per molto tempo Tris deve fare i conti con i sensi di colpa, e la paura di perdere altre persone care e di non riuscire a scoprire qual è questo segreto che riguarda ciò che c’è fuori dalle mura della città.

Ho odiato immensamente Veronica Roth, la scrittrice, per quello che farà passare ai personaggi, ma non posso fare a meno di amarla per il suo modo di scrivere stupendo e avvincente e che ti lascia col fiato sospeso dalla prima all'ultima riga. Non è possibile staccarsi dalle pagine del libro, l’ho divorato davvero in poco tempo e non mi ha mai annoiata. Ho adorato ancora di più Tris, che è cresciuta molto e ha la stoffa del leader.
Mentre Quattro mi ha delusa in più di un’occasione prendendo decisioni insensate a mio avviso. Ma comunque lo amo lo stesso!!!!
Vi dico una cosa: non fidatevi degli amici e non diffidate troppo dei nemici!

Concludo dicendo: ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO, sia a chi ha adorato Divergent e soprattutto a chi non è piaciuto troppo il primo romanzo: vi ricrederete!

La ricetta: Biscotti gelato.


«Ho sentito che i Candidi avrebbero fatto il gelato» dice Marlene, girando la testa per guardare la coda. «Della serie: “Brutta storia essere stati attaccati, ma almeno c’è il dolce”.»
 

Ho deciso di farvi vedere come fare dei biscotti gelato. Tranquilli, non servirà nessuna gelatiera e nessun abbattitore. Sono molto semplici da fare e buonissimi!

Ingredienti:
• Uova, 3
• Zucchero semolato, 7 cucchiai
• Panna montata. ½ litro
• Caffè, una tazzina
• Scaglie di cioccolato fondente, 100 g
• Biscotti oro Saiwa, q.b.

Per prima cosa sbattere i tuorli insieme allo zucchero finché il tutto non diventerà molto chiaro e spumoso. Montare gli albumi a neve ben ferma e uniteli al composto. Aggiungere poi il caffè, la panna (che avrete montato) e le scaglie di cioccolato, mescolando dal basso verso l’alto in modo che la panna e gli albumi non si smontino.
Ora prendete i biscotti e formate dei sandwich: mettete cioè un po’ di crema sopra un biscotto e chiudete con un altro biscotto.
I biscotti vanno messi poi nel congelatore e quando avrete voglia basta prenderne uno e papparvelo!!

Naturalmente potete fare i biscotti in diverso modo e cioè cambiando il tipo di biscotto (potete scegliere i gran cereale o altri tipi di biscotto, o addirittura fare voi i biscotti e farcirli in modo diverso) o cambiando ciò che mettete nella crema. Invece del caffè e del cioccolato fondente potete usare le fragole, i pistacchi, l’uvetta. Insomma potete sbizzarrirvi come volete.

Quelli che ho fatto io sono al cioccolato fondente e caffè, pistacchi e cioccolato bianco e alle fragole e cioccolato bianco.

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