Era circondata dalla morte. L’affrontava ogni giorno, la sognava ogni notte. Ci conviveva costantemente. Ne conosceva i suoni, gli odori, persino la trama. Poteva fissare i suoi occhi scuri e intelligenti senza battere ciglio. La morte era un’infida avversaria, lo sapeva bene. Bastava una smorfia, un tic all'occhio, e quella poteva spostarsi, mutare forma. Poteva vincere. Dieci anni nella polizia non l’avevano resa più forte contro di lei. Un decennio nelle forze dell’ordine non era bastato a farle accettare la sua costante presenza. Quando guardava la morte negli occhi, il suo era lo sguardo d’acciaio di una guerriera.
In questo quinto volume della serie In Death di J.D. Ross, ci immergiamo in un mondo cupo e oscuro. In Cerimonia di morte, il tenente Eve Dallas è chiamata a indagare su un caso top secret sulla morte di un collega. Questo le causerà diversi conflitti interiori: da una parte c'è il suo lavoro e la voglia di svolgerlo al meglio, dall'altra d'altronde c'è la lealtà verso chi la circonda e le è più vicino.
«Lei vuole che indaghi sui miei colleghi. Uno dei quali è morto e ha lasciato una famiglia distrutta dal dolore. L’altro è stato il mio istruttore ed è un mio amico.»
Le sue indagini la porteranno ad immergersi nel mondo dell'occulto, tra riti satanici e cerimonie Wicca. E visto che purtroppo è costretta a tenere all'oscuro il capitano Feeney, Eve sarà obbligata a chiedere aiuto al suo sempre disponibile marito Roarke, che le sarà molto utile grazie alle sue competenze informatiche e ai gingilli che ha in dotazione. Per Roarke sarà anche un'occasione per controllarla da vicino data la preoccupazione che ha per questo caso. E' sempre molto protettivo nei confronti di Eve che invece tende a buttarsi a capofitto in tutte le situazioni, anche quelle pericolose come questa.
Eve non credeva in quelle cose, né nella magia bianca né in quella nera. Ma era preparata a credere che lo facessero gli altri. E ancor più propensa a credere che alcuni si servissero di quelle fedi fuorviate per trarne un profitto personale.
Il caso non è affatto semplice. Meno male che Eve potrà avvalersi dell'aiuto della sua sempre più importante assistente Peabody.
I cadaveri continuano ad ammassarsi e sembra che chiunque parli con il tenente faccia una brutta fine.
La guerra è tra la Legione e le Wicca. Ma si sa che non è mai tutto bianco o nero. Chi è davvero il colpevole di questi orribili omicidi, che coinvolgono bambini e innocenti suscettibili?
Per una persona pragmatica come Eve non sarà semplice immedesimarsi con le vittime come fa di solito, per scoprire gli indizi che la portano a chiudere il caso.
«I demoni esistono davvero.» Eve si accigliò mentre lui s’infilava nel parcheggio al secondo livello. «Sono fatti di carne e ossa, e camminano su due gambe. E io ne ho incontrati parecchi.»
Cerimonia di morte è senza dubbio il libro più cupo di questa serie, almeno fin dove siamo arrivati noi. Vi troverete immersi in riti di sangue e sacrificio, dove vengono compiute le più disparate nefandezze.
Eve sarà costretta a ricordare ancora il suo passato oscuro e violento, pronto a ricomparire quanto meno se lo aspetta.
La scrittura come sempre è scorrevole e molto coinvolgente. I personaggi sono tutti ben delineati e strutturati al meglio. La trama è davvero intrigante.
Bellissimi sono i rapporti tra i vari personaggi, specie la complicità sempre maggiore che si instaura tra Eve e Peabody. Per non parlare del rapporto tra il tenente e Roarke che diventa sempre più profondo, man mano che andiamo avanti con la lettura. L'amore è la chiave di tutto, ed è quello che fa andare avanti anche nei momenti più difficili.
Spero davvero di poter leggere presto gli altri libri della serie. Purtroppo in Italia siamo fermi a questo punto.
Non mi resta che confidare nella Fanucci, sperando che non mi deluda!
La serie è così' composta:
1. Codice cinque
2. Doppio delitto
3. Il fascino dell'inganno
4. Soltanto un sorriso
5. Cerimonia di morte
La ricetta: Biscotti all'orzo
Vi avverto subito che questi biscotti sono peggio delle ciliege e spariranno davvero in fretta!
Io per farli ho usato la "spara biscotti" un utensile molto semplice da usare e anche molto divertente. Sicuramente l'effetto è notevole. Ma non è affatto obbligatoria averla. Infatti una volta fatto l'impasto potrete usare o una sac a poche o addirittura un cucchiaio. Ma vediamo meglio come farli.
Gli ingredienti per circa 70 biscottini:
- Farina 00, 200 g
- Burro, 150 g
- Uova, 1 grande
- Maizena, 50 g
- Zucchero a velo, 100 g
- Orzo in polvere istantaneo, 15 g
La prima accortezza che dovete avere è quella di cacciare dal frigorifero il burro qualche ora prima di fare i biscotti perché dovrà essere molto morbido per lavorarlo.
Mettete il burro in una ciotola insieme allo zucchero e con una frusta elettrica lavoratelo finché non sarà liscio e spumoso. Ci vorranno una decina di minuti almeno. A questo punto aggiungete l'uovo e lavorate l'impasto fino a farlo assorbire completamente.
Ora setacciate la farina, l'orzo in polvere e l'amido e unitelo al composto con l'aiuto di una spatola, muovendola dall'alto verso il basso per evitare che la montata di burro si smonti.
Ed ecco qua fatta la così detta "frolla montata"! Il risultato è un composto appiccicoso e morbidissimo. E' molto diversa dalla pasta frolla normale in quanto difficile da maneggiare a mani nude.
Ora potete trasferirla nella sac a poche o nella spara biscotti e formare i dolcetti delle forme che preferite. Se non avete, o non volete usare ne l'una nell'altra, basterà prendere una cucchiaiata di impasto, arrotondarla un po con l'aiuto delle mani o di un'altro cucchiaio e metterlo sulla placca da forno.
Preriscaldate il forno a 170° e cuocete i biscotti per circa 8 minuti se usate la spara biscotti. Dovrete aumentare il tempo di cottura se usate la sac a poche o il cucchiaio per farli perché naturalmente l'impasto usato sarà maggiore. Per controllare se sono cotti comunque, basterà guardare il fondo dei biscotti. Quando si saranno dorati potrete cacciarli.
Sia con la spara biscotti che con la sac a poche potete sbizzarrirvi e farli di tante forme differenti.
Una volta cotti, o anche prima di infornarli, potete decorarli con cioccolato fuso, glassa al caffè o con zuccherini colorati.
Non vi piace l'orzo? Potete sostituirlo con il caffè solubile, il cappuccino istantaneo o il cacao in polvere.
Una base semplice per mille dolcetti diversi!
Pace ✌
Commenti
Posta un commento